La storia del Napoli è a una svolta! Vincere o vivacchiare?
Il Napoli sta per chiudere la sua stagione. Bilanci è ancora prematuro farne, visto che i verdetti del campo non sono ancora certi, ma qualche considerazione mi va di farla.
Il Napoli è riuscito a ripetere nei fatti la bella stagione dello scorso campionato, malgrado la cessione di Higuain, l'infortunio di Milik e il tempo perduto per l'inserimento dei nuovi negli schemi di Sarri.
Mertens è stata la sorpresa più piacevole, insieme alla continuità di rendimento di Insigne e le buone prestazioni dei nuovi arrivati a centrocampo Diawara e Zielinsky su tutti.
Leggi: Mertens il ghostbuster di Higuain
Leggi: Intervista a Insigne
Note negative le stesse dello scorso campionato: i punti persi con le"piccole" anzi le "piccolissime" visto che il Napoli ha perso 4 punti tra Pescara e Palermo.
Soprattutto è venuto meno il rendimento casalingo, mentre è cresciuto molto quello esterno. Diciamo che se avessimo avuto i punti in casa dell'anno scorso e quelli in trasferta di quest'anno avremmo sicuramente vinto il titolo.
Le delusioni maggiori sono venute da Reina che ha alternato ottime prestazioni ad errori inspiegabili, da Maksimovic che , per ora, non ha dimostrato di valere i soldi spesi per il suo acquisto. Anche Hisay non ha reso come l'anno scorso.
Sarri è migliorato. L'allenatore ha dato più spazio alla rosa, ha ruotato i calciatori anche se lo ha fatto senza una logica ben precisa, ma favorendo la forma fisica del momento.
Altre note dolenti sono venute dal mercato di gennaio. La percezione è che il Napoli abbia sotto stimato Gabbiadini e pagato un po' troppo Pavoletti che non ha giocato poco e male.
Leggi dal Corriere dello Sport: Higuain ha una cultura piccola
La prima è seguire la falsariga attuale, tenere d'occhio i bilanci, investire solo se si sono ricavati dei soldi, vendere i calciatori che avanzano pretese di ingaggio troppo onerose, investire su giovani prospetti da rivebdere con alausole milionarie.
La seconda, più coraggiosa e quindi rischiosa, è quella di prendere 2/3 calciatori già affermati con ingaggio alto, esperti, ma in grado di fornire quell'apporto decisivo alla squadra nei momenti topici della stagione. Questa seconda strada porterebbe a un disavanzo di bilancio da colmare eventualmente coi ricavi delle vittorie.
ADL credo propenda per la prima strada anche in considerazione del fatto che i proventi del cinema sono scarsi e in percentuale molto minori di quelli della squadra di calcio del Napoli.
I tentativi, poi di allargare la platea di possibili sostenitori del Napoli verso la Cina e l'India per ora sono allo stato embrionale e la mancanza di successi sportivi importanti mortifica anche questo tipo di strategia.
Probabilmente sì, non vedo come ADL con tutta la sua sagacia e capacità possa opporsi allo strapotere juventino e all'assalto delle Milanesi. Senza contare che se va in porto il progetto stadio anche la Roma avrà budget maggiori di quelli del Napoli.
D'altra parte cessioni eccellenti come quelle di Lavezzi, Cavani e Higuain non sempre inonderanno di denaro le casse del club.
L'unica strada percorribile è quella di un partecipare alla Champions per 5/6 anni di file in modo da stabilizzare i profitti del club. I risultati sportivi, però non sono preventivabili.
Leggi dalla Gazzetta dello Sport: Cannavaro, no, non mi scanso
La sensazione è che ancora una volta il Napoli si sia solo avvicinato a grossi traguardi, ma che il suom destino sia quello di una società perdente. Le stesse considerazioni sono venute da Sarri che non ha escluso una possibile vittoria del Napoli in campionato, ma che ha sottolinetato come la conquista del titolo sarebbe un evento eccezionale e sporadico.
La storia del Napoli d'altra parte ne è testimonianza.
Un primo bilancio
Il Napoli è riuscito a ripetere nei fatti la bella stagione dello scorso campionato, malgrado la cessione di Higuain, l'infortunio di Milik e il tempo perduto per l'inserimento dei nuovi negli schemi di Sarri.
Mertens è stata la sorpresa più piacevole, insieme alla continuità di rendimento di Insigne e le buone prestazioni dei nuovi arrivati a centrocampo Diawara e Zielinsky su tutti.
Leggi: Mertens il ghostbuster di Higuain
Leggi: Intervista a Insigne
Note negative le stesse dello scorso campionato: i punti persi con le"piccole" anzi le "piccolissime" visto che il Napoli ha perso 4 punti tra Pescara e Palermo.
Soprattutto è venuto meno il rendimento casalingo, mentre è cresciuto molto quello esterno. Diciamo che se avessimo avuto i punti in casa dell'anno scorso e quelli in trasferta di quest'anno avremmo sicuramente vinto il titolo.
Le delusioni maggiori sono venute da Reina che ha alternato ottime prestazioni ad errori inspiegabili, da Maksimovic che , per ora, non ha dimostrato di valere i soldi spesi per il suo acquisto. Anche Hisay non ha reso come l'anno scorso.
Sarri è migliorato. L'allenatore ha dato più spazio alla rosa, ha ruotato i calciatori anche se lo ha fatto senza una logica ben precisa, ma favorendo la forma fisica del momento.
Altre note dolenti sono venute dal mercato di gennaio. La percezione è che il Napoli abbia sotto stimato Gabbiadini e pagato un po' troppo Pavoletti che non ha giocato poco e male.
Il Napoli, oggi è chiamato al suo appuntamento con la storia.
ADL deve decidere quale strada imboccare.Leggi dal Corriere dello Sport: Higuain ha una cultura piccola
La prima è seguire la falsariga attuale, tenere d'occhio i bilanci, investire solo se si sono ricavati dei soldi, vendere i calciatori che avanzano pretese di ingaggio troppo onerose, investire su giovani prospetti da rivebdere con alausole milionarie.
La seconda, più coraggiosa e quindi rischiosa, è quella di prendere 2/3 calciatori già affermati con ingaggio alto, esperti, ma in grado di fornire quell'apporto decisivo alla squadra nei momenti topici della stagione. Questa seconda strada porterebbe a un disavanzo di bilancio da colmare eventualmente coi ricavi delle vittorie.
ADL credo propenda per la prima strada anche in considerazione del fatto che i proventi del cinema sono scarsi e in percentuale molto minori di quelli della squadra di calcio del Napoli.
I tentativi, poi di allargare la platea di possibili sostenitori del Napoli verso la Cina e l'India per ora sono allo stato embrionale e la mancanza di successi sportivi importanti mortifica anche questo tipo di strategia.
Ci dobbiamo allora rassegnare a vivere stagioni da comprimari?
Probabilmente sì, non vedo come ADL con tutta la sua sagacia e capacità possa opporsi allo strapotere juventino e all'assalto delle Milanesi. Senza contare che se va in porto il progetto stadio anche la Roma avrà budget maggiori di quelli del Napoli.
D'altra parte cessioni eccellenti come quelle di Lavezzi, Cavani e Higuain non sempre inonderanno di denaro le casse del club.
L'unica strada percorribile è quella di un partecipare alla Champions per 5/6 anni di file in modo da stabilizzare i profitti del club. I risultati sportivi, però non sono preventivabili.
Leggi dalla Gazzetta dello Sport: Cannavaro, no, non mi scanso
Conclusioni
La sensazione è che ancora una volta il Napoli si sia solo avvicinato a grossi traguardi, ma che il suom destino sia quello di una società perdente. Le stesse considerazioni sono venute da Sarri che non ha escluso una possibile vittoria del Napoli in campionato, ma che ha sottolinetato come la conquista del titolo sarebbe un evento eccezionale e sporadico.
La storia del Napoli d'altra parte ne è testimonianza.