Scandali, plusvalenze, arresti eccellenti stanno distruggendo il calcio italiano.
Il Presidente della Sampdoria arrestato, società che gonfiavano i bilanci peer mascherare paurose perdite, risultati in Europa avvilenti e Nazionale che dopo il trionfo agli Europei rischia di non andare ai Mondiali e sarebbe la seconda volata consecutiva.
Il calcio italiano vive una profonda crisi e non da oggi, ma i suoi amministratori , legati alle poltrone e al potere nulla hanno fatto e fanno per risollevarlo.
I problemi
Cosa non va nel nostro calcio?
La scomparsa delle società più forti.
In Italia forte del potere e dei soldi degli Agnelli è rimasta l'unica società ad avere un minimo di forza economica, ma la folle rincorsa ai fatturati delle super potenze europee e all'agognata Champions ha fatto sprofondare i bilanci bianconeri in profondo rosso.
L'Inter dopo l'avvento dei cinesi sembrava poter essere una valida antagonista della Juve, ma anche la proprietà cinese è andata improvvisamente in crisi lasciando la società con un mare di debiti.
Un pò migliore la situazione del Milan che pur con una situazione debitoria sembra abbia un progetto tecnico valido.
La Roma è sommersa dai debiti e per ora la proprietà americana deve preoccuparsi solo di ripianarli.
Napoli e Lazio hanno una buona situazione di bilanci, ma poca forza economica.
Con questo quadro di riferimento il calcio italiano è in profonda crisi.
Lo strapotere tecnico della Juve che ha portato a 9 scudetti consecutivi ha di fatto impoverito il calcio italiano incapace di proporre valide alternative ai bianconeri. Negli anni solo il Napoli è stato un credibile avversario e soprattutto nel 2018 avrebbe anche meritato il titolo.
Il governo del calcio sembra incapace di riforme serie. La Federcalcio è in perenne conflitto con la Lega e col CONI. All'interno della Lega stessa si formano e si disfano alleanze per puro spirito d potere senza avere l'obiettivo comune del rilancio del calcio italiano. L'ultimo autogol della Lega è stato quello di dare a DAZN l'esclusiva delle trasmissioni delle partite per un pugno di milioni in più pur sapendo che la piattaforma online non aveva la necessaria tecnologia.
Questo stato di cose determina un immobilismo letale. I campionati non si riformano, non si diminuiscono il numero delle squadre.
Capitolo a parte la classe arbitrale. Una casta chiusa avulsa da tutte le altre componenti, gelosa del proprio potere che intende far valere sempre e comunque.
Il mondo del calcio non riesce a uscire dalla crisi e l'unica cosa che chiede a gran voce è l'aiuto del Governo e della politica per avre delle agevolazioni.
Tale drammatica situazione è stata in parte mascherata dal successo sportivo della Nazionale ai recenti Europei. L'entusiasmo per la vittoria potrebbe essere annullato del tutto se il prossimo marzo l'Italia non riuscisse a qualificarsi per i Mondiali, circostanza che provocherebbe un vero e proprio terremoto all'interno del sistema calcio.
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