Il Barcellona insiste per Handanovic

Moratti ha seccamente smentito le voci di una possibile cessione del portiere Handanovic al Barcellona, ma il club blaugrana non ha intenzione di mollare la presa.

I 30 milioni di euro offerti potrebbero alla lunga fiaccare le resistenze di Moratti,  alle prese con un bilancio tutt'altro che roseo.
Sempre in tema di portieri e sempre a Milano, ma stavolta sponda milanista, si fanno sempre più insistenti le voci del probabile acquisto di Julio Cesar.
Per adesso nessuna smentita da parte del club di via Turati.

Tegola per il Milan, infortunio per Bojan

Infortunio muscolare per Bojan Krkic.

Lesione al quadricipite e conseguente lungo stop in arrivo.

Mourinho tenta la remuntada

Probabilmente lo dice, ma forse nemmeno Mou crede a una possibile rimonta nel ritorno di Champions League contro il Borussia Dortmund.
Troppo netto il divario fra le due squadre, ma soprattutto troppa la voglia di vincere dei tedeschi rispetto al tran tran borghese degli Spagnoli.

Ljajic zittisce Rossi

Questa partita non la voleva perdere Delio Rossi o almeno non voleva certo che ne fosse protagonista Adam Ljajic.
Vana speranza per il tecnico della Samp. Non solo la sua squadra ha malamente perso contro una bella e scatenata Fiorentina, ma Ljajic ha giocato una partita favolosa mettendo anche a segno una splendida rete.

L'episodio che l'anno scorso lo aveva visto negativo protagonista, non era stato ben accetto dall'ambiente, che pur stigmatizzando gli eccessivi comportamenti dei calciatori, non poteva certo tollerare una reazione così violenta da parte di Delio Rossi.

Quest'anno, quindi il tecnico aveva cominciato senza squadra da allenare, poi a campionato iniziato l'occasione Samp.
I primi tempi sono stati pieni di soddisfazioni con la squadra che  raccoglie buoni risultati, poi però una nuova involuzione e parecchie sconfitte brucianti.
La Fiorentina che aveva dovuto abbandonare, proprio a seguito dell'alterco con Ljajic, invece disputa un campionato bellissimo.
Oggi Rossi non voleva perdere, ma troppo evidente il divario fra la sua squadra e la Viola.
Troppo forte e troppo motivato Ljajic.
Un altro boccone duro da digerire per mister Rossi.

Palermo e Genoa punti per la salvezza

Tre punti per continuare a sperare e allontanare lo spettro della serie B.

Palermo e Genoa anche non disputando partite bellissime sono riuscite a conquistare i tre punti che le tengono ancora in lotta per la permanenza nella massima serie.

La contemporanea sconfitta del Siena rende ancora più preziose le affermazioni delle due squadre.
Il Palermo è riuscito a non dilapidare il vantaggio acquisito a inizio partita con il solito Ilicic, malgrado un assalto generoso, ma sterile dell'Inter gravata anche dell'ennesimo infortunio capitato questa volta ll'intrepido capitan Zanetti (auguri di pronta guarigione).

Il Genoa, invece ha sofferto di più, disputando un primo tempo in sordina contro il Chievo e riuscendo a segnare a metà del secondo tempo con Borriello.

Il prossimo sarà da brividi per i rosanero che affronteranno la Juventus desiderosa di festeggiare lo scudetto. Ai bianconeri però basta un punto, quindi ci potrebbe stare anche un patto di non belligeranza.

Notevolmente più semplice il compito del Grifone che aspetta in casa il rassegnato Pescara di mister Bucchi.
Il Siena, invece va a Catania e qui tutto dipende dal risultato di stasera.
Se gli Etnei escono indenni dal Meazza potrebbero ancora coltivare sogni europei, in caso contrario non credo che Lodi e compagni si danneranno l'anima.

Forza, grinta, Vidal e un pizzico di Bergonzi

Ennesima dimostrazione di forza da parte della Juve che vince il derby ed è a un solo punto dallo scudetto.
Partita brutta, piena di agonismo, dove le due squadre dimostravano che la loro preoccupazione principale era di non perdere.

La Juve nel primo tempo ha provato a vincere, ma la scarsa vena dei suoi attaccanti, in particolare di uno svogliato Vucinic, ha vanificato tutti gli sforzi della squadra.

Nel secondo tempo, complice il campo pesante, sono aumentati i contatti fisici e diminuite le occasioni da gol.

La partita si risolve nei minuti finali.

Prima Bergonzi non assegna un netto rigore ai Granata, per una trattenuta di Bonucci in area, poi prima Vidal e poi Marchisio sanciscono l'ennesima vittoria bianconera.
Forza, grinta, voglia di vincere, ma anche un piccolo aiuto arbitrale da parte di quel Bergonzi che per due anni non ha arbitrato partite dei bianconeri dopo che aveva assegnato due rigori ai partenopei in un Napoli Juventus finito poi 3 a 1 per gli Azzurri. da quel momento in poi l'arbitro genovese, non ha più commesso errori a sfavore della Juve.
C'è sempre tempo per imparare...

Ventura e lo sgambetto alla Juve

Domani il derby della Mole.
Da un lato la Juve prossima al suo secondo scudetto consecutivo, dall'altra il Toro alla ricerca degli ultimi punti per una salvezza tranquilla.
Pronostico chiuso?

Sicuramente no, per Ventura. Nelle consuete dichiarazioni pre partita il tecnico granata, pur ammettendo la superiorità bianconera, ha sottolineato come il derby sia una partita che sfugge a ogni pronostico logico.

Cerci, attualmente il giocatore più in forma erappresentativo del Tro, rincara la dose e auspica un Torino aggressivo, per mettere sotto i bianconeri.

Conte, tuttavia, non è cascato nel tranello e pacatamente ha cercato di togliere adrenalina all'incontro.

Ventura ci crede, eccome, spera solo che il finale di partita non gli riservi le amare sorprese avute recentemente.

Ancelotti lascia Parigi

Non si sono mai amati troppo Carlo Ancelotti e il PSG.
Troppo serio e pragmatico "Carletto", troppo vogliosi di vincere tutto e subito gli sceicchi proprietari del club parigino.
Da uomo di calcio, Ancelotti sapeva benissimo che una sterile collezione di figurine non portava automaticamente alla creazione di uno squadrone. Eppure non lontanissimo al di là della Manica due esempi erano emblematici: Chelsea e Manchester City.
Milioni di euro a bizzeffe con scarsi risultati sportivi. Sì una Champions per i Londinesi lo scorso anno, ma conquistata più per caso che per reale forza di squadra.

Il PSG quest'anno non fallirà il discorso scudetto, può vantare un'onorevolissima esclusione dalla Champions. Unica macchia l'eliminazione dalla Coppa di Francia.
Eppure ciò non basta agli emiri.
Ancelotti non ci sta. Nel mondo sono tanti i suoi estimatori e tante le panchine "illustri" che aspettano di essere occupate.
Prima fra tutte quella del Real Madrid.
Mourinho non è riuscito a farsi amare in Spagna nemmeno dai suoi giocatori ed è destinato a partire alla volta del Chelsea. Il Presidente dei galacticos spagnoli Florentino Perez ha invece un debole per Carletto.
Ecco, allora profilarsi lo scenario per il prossimo anno: Ancelotti sulla pnchina madrilista, Mou su quella del Chelsea.
Lontano da Parigi senza rimpianti.

Ljajic vs Rossi, un anno dopo

E' passato quasi un anno dal quel Fiorentina Novara, quando un inferocito Delio Rossi prese a schiaffi il suo giocatore Ljajic reo di averlo malamente apostrofato al rientro in panchina dopo una sostituzione avvenuta già nel corso del primo tempo.

I dettagli dell'episodio non sono mai stati chiariti del tutto.

Da una parte l'allenatore che riteneva di aver sentito delle gravi offese pronunciate nella lingua di Ljajic, dall'altra il calciatore che minimizzava l'accaduto.

Fatto sta che Rossi fu subito esonerato dalla dirigenza "Viola".

Le vicende di quest'anno parlano di un Rossi all guida della Sampdoria come sostituto di Del Neri che a sua volta aveva preso il posto di Ciro Ferrara. lJajic, invece dopo un inizio un pò in sordina è ora uno dei cardini della bella squadra che Vincenzo Montella sta a portando alle soglie della Champions.

Domenica i due si ritroveranno di fronte. Rossi in panchina e Ljajic in campo.

L'astio e il rancore non vengano celati, anche se l'allenatore si dice disponibile a una ipotetica stretta di mano.
Staremo a vedere.