Napoli Roma, quello che vorrei accadesse...

venerdì 31 ottobre 2014 | 0 commenti

Forse sarò un folle, forse un sognatore, ma mi piacerebbe domani vedere entrare la squadra della Roma entrare al San Paolo per il riscaldamento e ricevere gli applausi del pubblico, mi piacerebbe che Totti donasse un mazzo di fiori alla mamma di Ciro, mi piacerebbe che Higuain avesse un pensiero per la famiglia De Amicis.
Mi piacerebbe che l'autore di un gol della Roma si alzasse la maglia e lo dedicasse a Ciro, mi piacerebbe che un calciatore del Napoli segnasse senza esultare per rispetto a Ciro.

Napoli Roma

Mi piacerebbe, ma so che non accadrà, il circo del calcio, biascicherà parole di circostanza, qualche frase sulla pace, sul rispetto, giusto per circostanza.
Troppa la paura di scontentare le frange estreme del tifo per cui non ci saranno gesti eclatanti da parte dei calciatori. Le società poi faranno finta di niente, per lo stesso squallido motivo.
Le due squadre si affronteranno e  finito lo spettacolo, ascolteremo altre frasi scontate, poi calerà il sipario.
Dalla prossima partita si tornerà a invocare epocali disastri inneggiando al Vesuvio, ci si augureranno incendi a Milano e a Roma.

So che sarà così, ma in fondo al cuore spero in un miracolo!

Quella che segue è una canzoncina che cantava Beppe Savoldi: in fondo non è mai cambiato niente!


Albertosi era amico di Zoff,
Antognoni Rivera incontrò e tutti insieme poi si misero a giocare con un palla di giornale.
E poi Bettega Riva portò, Boninsegna con Rossi arrivò
e in quel cortile senza prato noi facemmo un campionato
e chi vinse ebbe una coppa di gelato.


Garcia fa lo spaccone e trova la sua Waterloo come un novello Napoleone

mercoledì 22 ottobre 2014 | 0 commenti

Nello sport per vincere bisogna essere umili.

Si può essere dei fuoriclasse, dei campioni, ma se manca questo ingrediente le vittorie saranno poche.

Garcia
Garcia paga la sua spavalderia

La sconfitta di ieri della Roma è il chiaro esempio di quanto affermo.
I Giallorossi dopo aver inanellato un'impressionante serie di vittorie in Italia e dopo aver ben figurato nei primi due turni di Champions avevano sovrastimato il proprio valore.

Lo stesso allenatore si è lasciato andare a dichiarazioni del tipo: "vinceremo sicuramente lo scudetto" oppure "può darsi che già quest'anno possiamo alzare una Coppa".
Tutto questo inserito nell'ambiente romano, già di per sé facile ad esaltarsi.

Le  batoste del passato, come al solito non hanno insegnato niente a partire dalla finale in casa col Liverpool, per continuare al campionato perso per una sconfitta con il retrocesso Lecce o ancora la sconfitta di Manchester del 2007.

La Roma ha affrontato la partita con un'insensata spavalderia, ritenendo di poter vincere abbastanza facilmente contro una corazzata come il Bayern.


Roma Bayern
Aiuto è arrivato il Bayern

Come è andata lo sappiamo tutti. Non appena il Bayern è andato in vantaggio, la Roma si è spinta in avanti pronta a ribattere l' "offesa" ricevuta.  Giocando in questo modo sono arrivati gli altri gol che hanno sgretolato le certezze giallorosse.

Totti e compagni cercavano aiuto in Garcia, nel condottiero che aveva promesso loro la vittoria, ma il Francese, novello Napoleone, assisteva inerme alla sua Waterloo.

La spiegazione della disfatta è tutta nella mancanza di umiltà, nel credersi superiori, cosa che ha trasformato una possibile sconfitta in una Caporetto.

L'importante per i Giallorossi sarà aver capito la lezione. Gli avversari  non vanno temuti, ma sempre rispettati. Garcia, poi deve recuperare il suo appeal con i calciatori; bene ha fatto nel post partita ad accollarsi tutte le colpe della disfatta. Ora, però l'allenatore  deve cercare di non far deprimere l'ambiente che troppo si era esaltato. In tutta la vicenda il personaggio che più mi ha colpito è stato Totti. La sua espressione era la rappresentazione della sconfitta assoluta, quella dell'atleta che percepisce una costante negativa sulla sua carriera che gli impedisce di vincere e gioire.
Il capitano meriterebbe per la sua classe di alzare una Coppa importante, chissà se questo accadrà mai!

La Juventus non è favorita dagli arbitri...ora

giovedì 16 ottobre 2014 | 0 commenti

Juve Roma non finisce mai. Oggi sui giornali le parole di Morgan De Sanctis, il portiere della Roma che rilancia il vecchio concetto della sudditanza psicologica, elegante metafora per dire che la Juve è favorita dagli arbitri.

Dati, dati, dati così diceva Sherlock Holmes quando doveva risolvere un intricato caso criminale e lo stesso metodo scientifico vorrei applicare per dare un giudizio sulla vicenda.


La Juventus del post calciopoli si è affacciata alla serie A nella stagione 2007/2008. Nessun piazzamento di rilievo tranne il secondo posto nel 2008/2009. Tutto ciò fino all'avvento di Conte che ha portato i bianconeri a vincere gli ultimi tre titoli.

Favoritismi?


Direi di no? Anzi, paradossalmente nei primi anni di risalita dalla B, qualche arbitro aveva timore a fischiare a favore della Juve per non essere accusato di favoritismi.

La Juve di Conte ha avuto arbitraggi nella norma, con qualche episodio a favore ( vedi Catania e Verona lo scorso campionato) e qualcuno contro, ma senza che facesse notizia visto lo strapotere tecnico.
Totti contro la Juve

L'unico episodio "strano" è stato quello relativo alla Supercoppa di Pechino, dove oggettivamente il Napoli fu penalizzato, ma l'impressione fu che si trattasse della completa incapacità di Mazzoleni a fare l'arbitro che una decisione  a tavolino pro Juve.

Questa l'analisi dei dati, quindi perché si parla di Juve favorita dal potere?

La partita con la Roma ha sì favorito la Juve, ma solo perché di fronte a episodi di difficile valutazione Rocchi ha deciso pro bianconeri. Anche in questo caso non c'è stato l'arbitraggio di parte, quello che riconosci più dall'andamento generale che dai particolari.


Ora e dico ora la Juve è sicuramente rispettata dagli arbitri, ma non favorita.

Un altro dei cavalli di battaglia dei detrattori juventini è quello per cui alle vittorie in Italia non hanno fatto riscontro affermazioni all'estero così come è avvenuto per Inter e Milan.
Sempre rifacendomi al post calciopoli diciamo che la Juve è stata competitiva negli ultimi tre anni, periodo in cui nessun altra squadra italiana ha vinto qualcosa in Europa, periodo forse più basso del livello del calcio di casa nostra.


In più c'è da dire che le vittorie della Juve di Conte  in campionato sono stato il frutto di un'eccezionale regolarità della squadra che ha affrontato con spirito battagliero anche le compagini minori, mentre in Europa, in gare secche prevale la forza dei singoli. Malgrado ciò la Juve ha raggiunto un quarto di finale di Champions e una semifinale di Europa League, forse il massimo possibile.

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Balotelli contro Prandelli

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Balotelli si scaglia contro Prandelli, perché lo ha criticato pubblicamente.

Ma cosa ha fatto Balotelli per evitare tutto ciò?


Balotelli contro Prandelli

Mazzarri e Benitez uniti contro il loro passato

mercoledì 15 ottobre 2014 | 0 commenti

Si avvicina 'ora di Inter Napoli che  un po' anche Mazzarri contro Benitez o per meglio dire, Mazzarri contro il Napoli e Benitez contro l'Inter.

Destini incrociati quelli dei due tecnici.

Mazzarri

Da un lato Benitez, chiamato qualche anno fa a sostituire Mourinho sulla panchina del Biscione: Lo spagnol, pur vincendo la Coppa Intercontinentale non convinse mai Moratti e di comune accordo i due si lasciarono appena dopo Natale. A Benitez quella delusione non è mai passata per cui una vittoria contro L'Inter per lui varrebbe il doppio.

benitez

Dall'altro lato Mazzarri. Il tecnico livornese per tre anni sulla panchina del Napoli, decise due anni fa di andar via per incomprensioni con De Laurentiis. Forse oggi si è pentito della decisione, ma anch'egli pagherebbe di tasca propria pur di vincere contro il Napoli.

Una partita, quindi con più significati. Mazzarri deve convincere l'ambiente nerazzurro di essere un bravo allenatore, ma la sua fiducia sta crollando sotto i colpi delle feroci critiche.

thohir

Benitez, appena reduce da attacchi personali da parte dell'ambiente napoletano, non può permettersi altri passi falsi. Inoltre come accadde con Mazzarri, Benitez in scadenza di contratto da' ad intendere di non voler rinnovare deluso dalle scelte di De Laurentiis.

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Anche i Presidenti scendono in campo, da un lato Thohir, dall'altro De Laurentiis accorsi al capezzale delle loro squadre. La partita è importante per quel terzo posto unico obiettivo stagionale di entrambe le squadre.
Più in alto irraggiungibili volano Roma e Juve!


Rocchi miglior arbitro del mondo

lunedì 13 ottobre 2014 | 1 commenti

Questa sensazionale notizia si apprende dopo aver ascoltato le parole di Nicchi, Presidente degli arbitri italiani il quale  ha detto che Rocchi non ha sbagliato nulla in Juve Roma.
Parere suffragato da Fifa e Uefa.

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Insomma mezza Italia si è accapigliata per nulla. Ore e ore di trasmissioni televisive sprecate. Anche l'interrogazione parlamentare ormai non serve a nulla!

Ma Nicchi non poteva dircelo prima?

Perché ha aspettato tutto questo tempo prima di rassicurare tutti e Totti?


Non c'è alcun complotto atto a favorire la Juve! Stiano tranquilli anche i tifosi bianconeri, non ci sarà alcuna ritorsione o rigori compensatori, perché Rocchi non ha sbagliato.

In pratica solo ora grazie a Nicchi abbiamo capito che stavamo vivendo in un mondo irreale, anche noi come Alice eravamo presi dal mondo delle meraviglie dove le cose funzionano all'incontrario dove lo spazio e il tempo non hanno significato.

Grazie Nicchi,

che ci hai riportato sulla terra, che hai illuminato tutti noi spiegandoci cose che, non per colpa nostra, non avevamo capito.

Un unico pensiero ora mi preme rivolgere al Presidente Nicchi, la prossima volta che accade ci avverta prima non ci lasci soggiornare in un mondo finto e incantato!

 
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