Perché la Juve è in crisi?

mercoledì 22 settembre 2021

La crisi della Juventus

La Juve a La Spezia per risorgere


Juventus


Un inizio di campionato da incubo per la squadra di Allegri

Orribile l'inizio campionato della Juventus.
Pareggio a Udine dopo essere stata in vantaggio di due reti. Sconfitta incredibile in casa con l'Empoli.
Nuova sconfitta con una diretta concorrente: il Napoli di Spalletti.
Per ultimo il pareggio 1 a 1 col Milan allo Stadium.

Oggi si gioca Spezia Juve.

Allegri, tra il serio e il faceto l'ha definita sfida salvezza.

Fatto sta che alla Juve resta un solo risultato: la vittoria che se mancasse innescherebbe una crisi mai vista in precedenza.


Quali sono i mali della Juve?

Ossessione Champions


La mia opinione è che la rovina della Juve sia stata l'ossessione della Champions.

La dirigenza bianconera e in primis Agnelli dopo aver vinto scudetti uno dietro l'altro ed essere approdati a due finali volevano la Champions a tutti i costi, dimenticando che è difficile programmare un risultato sportivo di tal genere.

L'acquisto di Cristiano Ronaldo


La magnifica ossessione ha portato prima all'acquisto di Cristiano Ronaldo, sforando tutti i parametri di spesa possibili a causa di un ingaggio faraonico e decisamente al di fuori dei parametri italiani.

CR7 in parte ha fatto il suo dovere segnando una caterva di gol, ma facendo venir meno la coesione di squadra che era una peculiarità bianconera.

L'esonero di Allegri


Il passo successivo è stato quello di individuare in Allegri la colpa dei mancati successi nelle coppe. A una parte di dirigenza il gioco sparagnino e speculatore del Toscano sembrava poco moderno e inadatto ai palcoscenici europei.


Bonucci



Alla ricerca del bel gioco


Ecco la ricerca di un allenatore capace di coniugare i risultati al bel gioco.

L'obiettivo era Guardiola, irraggiungibile e blindato dal contratto degli sceicchi.

Maurizio Sarri


Il ripiego Maurizio Sarri, il nemico che alla guida del Napoli aveva minacciato i successi bianconeri esprimendo un gioco bellissimo e apprezzato dai critici e dal pubblico.

Sarri era approdato al Chelsea e aveva vinto l'Europa League. Una credenziale in più.

Sarri fallisce pur vincendo il campionato perché il su personaggio mal si adatta allo stile Juve e perché alcuni senatori non sono propensi alle ore e ore di esercitazioni tattiche sarriste.

Cuadrado


Si cambia di nuovo! Arriva Pirlo


Soldi in cassa ne rimangono pochi, per ingaggiare un top allenatore e allora si rischia su Pirlo.
In fondo Guardiola quando era stato chiamato a guidare il Barcellona non aveva esperienza per poi rivelarsi il migliore allenatore al mondo.

Pirlo con la sua sagacia tattica da calciatore poteva essere una scommessa vincente.

Altro fallimento. Pirlo ai primi rovesci va in confusione, cerca disperatamente di cambiare le cose, alterna uomini e moduli, ma ha il fardello grande di un Ronaldo intoccabile.

Il posto in Champions viene raggiunto all'ultima giornata grazie al suicidio calcistico del Napoli incapace di battere un Verona senza stimoli.

Tutto sbagliato, tutto da rifare: il ritorno di Allegri


Agnelli allora prende in mano la situazione. Si torna al passato, Allegri.

L'allenatore toscano inorgoglito della propria rivincita accetta con un ingaggio da top. Nel frattempo Ronaldo decide che l'aria di Torino sia poco salubre per lui e a pochi giorni della chiusura del mercato pretende di essere ceduto.

Pagare 30 milioni l'anno a un calciatore senza stimoli sarebbe stato un vero e proprio suicidio.

Ronaldo va allo United e Kean torna alla Juve.

Le sconfitte sono figlie di questa approssimazione e di questi cambi in corsa. 

Le prima quattro giornate di campionato: un fallimento


locatelli juve



Allegri si è presentato arrogante e sicuro di di tornare a vincere. La falsa partenza lo ha visto prima calmo e sicuro di una pronta rimonta. Il pareggio col Milan ha minato le certezze del tecnico che è sbottato contro alcuni calciatori, segno evidente di un nervosismo che non ha saputo controllare.

Allegri si rende conto che inanellare una ventina di vittorie consecutive come accadde qualche anno fa dopo un'analoga falsa partenza è quasi impossibile visto lo spessore aumentato delle avversarie, per cui il ritardo accumulato potrebbe rivelarsi fatale.

La crisi juventina è oggi determinata da un cattivo assortimento delle risorse. La difesa si affida ancora a Chiellini e Bonucci in quanto De Ligt fatica a imporsi per il campione che è.
Il centrocampo, malgrado l'innesto di Locatelli è lento, legnoso e manca di personalità.

L'attacco soffre della partenza di Ronaldo e deve riacquisire quei movimenti che possano portare al tiro Kean, Morata e Dybala.

Paulo Dybala alla riscossa?


Paulo Dybala può essere la chiave di volta della stagione juventina. Ormai l'Argentino ha raggiunto una maturità tale che gli consentirebbe di prendere per mano la squadra e trascinarla.
Questa, insieme agli accorgimenti tattici che sicuramente Allegri saprà trovare determinerà la rinascita juventina.

Conclusioni


Sono curioso di vedere come si piazzerà la Juve, se Allegri sapràancora una volta compiere il miracolo della rimonta o se il declino bianconero porterà a quella rivoluzione da molti tifosi auspicata.
Staremo a vedere!

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