Zeman accolto come un Santone dal popolo romanista comincia ad avere qualche critica.
Anzi ieri a fine partita dalle tribune sono arrivati i primi fischi!
Il feeling traa il boemo e i tifosi è già finito.
Eppure anche la partita con la Sampdoria era cominciata sotto i migliori auspici. Pressing asfissiante, gioco spumeggiante e gol trovato abbastanza rapidamente con il capitano Totti che così ha potuto festeggiare con l'anticipo di un giorno il suo compleanno.
Come con il Bologna, la Roma ha continuato a insistere nel suo gioco e ha creato diverse altre palle gol, sprecate soprattutto da Destro.
Anche il secondo tempo è stato una fotocopia delle precedenti partite all'Olimpico, Roma che subisce il ritorno degli avversari. questa volta, però la buona sorte sembrava favorire i giallorossi che godono dell'uomo in più, per l'espulsione di Maresca.
Ulteriore vantaggio, l'infortunio di Pozzi, unica punta di valore a disposizione di Ferrara che aveva Maxi Lopez squalificato.
Ancora una volta, però la Roma a causa di un marchiano errore del portiere Stekelenburg subisce il pareggio.
Da quel momento in poi la squadra di Zeman, perde tutti gli equilibri e più volte rischia di perdere la partita.
A questo punto non si può più parlare di coincidenze, sono ormai tre le partite che segono lo stesso filone.
Certo anche un pò di sfortuna, per gli errori individuali, ma anche scelte tattiche azzardate da parte di Zeman, che a volte ama specchiarsi in se stesso. per condurre in porto le partite, sarebbe bastato non pigiare troppo sull'acceleratore, ma utilizzare una tattica più attendista, non certo per sfruttare le ripartenze, che non fanno parte del credo zemaniano, ma per rifiatare la squadra così da avere ancora da spendere energie in caso di bisogno.
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