Domani la verità sulla permanenza di Massimiliano Allegri al Milan.
E' difficile fare previsioni, perchè la faccenda non è tecnica , ma di rapporti fra il tecnico e la proprietà nella persona di Silvio Berlusconi. In mezzo l'AD Galliani che tenta la disperata mediazione.
La lettera, attribuita a Berlusconi da Biscardi e letta durante la sua trasmissione , nella quale Allegri fa la figura del burattino potrebbe essere la classica goccia che fa traboccare il vaso.
I fatti sono ben noti a tutti: Berlusconi non ha mai perso l'abitudine di punzecchiare i suoi allenatori e spesso ha detto la sua su come il Milan dovesse giocare. Non si è limitato a questo, ogni tanto si è lasciato scappare qualche giudizio non proprio lusinghiero per Allegri.
Da buon dipendente l'allenatore ha incassato col sorriso sulle labbra, ma una volta raggiunto il traguardo minimo della partecipazione alla Champions del prossimo anno vuole un chiarimento.
Berlusconi da parte sua lo manderebbe subito a quel paese, ma Galliani insiste per trovare una soluzione pacifica.
Se non ci fosse stato di mezzo l'altro anno di contratto, Allegri già non sarebbe più l'allenatore dei rossoneri.
Il "pezzo di carta" potrebbe far decidere per un anno di non belligeranza.
Alla finestra la Roma che dopo aver incassato il no di Mazzarri ha puntato le sue fiches su Massimiliano Allegri, un suo diniego porterebbe la dirigenza giallorossa a esplorare altre piste.
C'è poco da stare Allegri
martedì 21 maggio 2013
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento