Colpo Lazio: De Vrij

lunedì 28 luglio 2014 | 0 commenti

Questa è Lotito che ride. Dopo i malumori in casa laziale conseguenti allo "scippo" da parte dei cugini romanisti  di Astori ecco che puntualmente è arrivata la rivincita del vulcanico Presidente.

Stefan De Vrij difensore olandese che si è distinto tantissimo nell'ultimo mondiale brasiliano 8 qualcuno l ha inserito anche nella formazione ideale) è approdato a Roma, sponda Lazio.

Centrale di difesa, 22 anni, altezza imponente (quasi 1,90) duscreta tecnica: De Vrij ha tutto per consacrarsi come uno dei difensori più forti al mondo.

Brava la Lazio a "prendere" un talento su cui avevano messo gli occhi parecchie squadre, soprattutto inglesi.

Tavecchio e il finto Moggi

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La Zanzara colpisce ancora. Vittima degli scherzi di Cruciani, stavolta il candidato numero 1 a ricoprire il ruolo di Presidente della Federazione Italiana Gioco calcio: Carlo Tavecchio.
Un finto Luciano Moggi ha telefonato a Tavecchio che ci è cascato in pieno e dialogando col presunto "Lucianone" ha scoperto un pò delle sue carte.

Tavecchio

Ecco gli argomenti più scottanti:

Agnelli: Tavecchio afferma di non conoscere il peché dell'ostilità di Andrea Agnelli

De Laurentiis: simpatico, un tipo rock

Albertini: ha diretto per 8 anni la Nazionale e non ha vinto niente

Conte: una possibilità per la guida della Nazionale, ma attenti all'ingaggio

Prandelli e Abete: pavidi

Pur non essendosi sbilanciato troppo Tavecchio ha dimostrato ancora una volta di essere un candidato chiamato a dare solo una parvenza di novità al movimento calcistico, mentre in realtà si tratta solo di un conservatore

Inzaghi comincia male l'avventura al Milan

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Che i tornei estivi siano una "scocciatura" per tutti gli allenatori è cosa risaputa perché si rischiano brutte figure che possono minare l'autostima della squadra. Si sa anche, però che le società sono sempre a caccia di soldi per cui fanno comodo i lauti ingaggi che vengono offerti alle squadre europee per giocare fuori dal continente.
logo-milan

Il Milan di Inzaghi in formazione rimaneggiata e incompleta è stato costretto ad affrontare avversari, in questo momento troppo superiori, e hanno puntualmente subito sonore sconfitte a suon di gol.

L'ultima ieri ad opera del Manchester City. I Campioni di Inghilterra hanno rifilato cinque reti ai malcapitati rossoneri dimostrando una superiorità tecnico- tattica incolmabile.

barbara berlusconi
Pippo Inzaghi ha cominciato ad assaporare l'amaro della panchina. Da giocatore esperto qual è stato Inzaghi, anche da allenatore conosce le dinamiche del calcio, per cui si è preso tutte le colpe salvaguardando la squadra. A parziale giustificazione Inzaghi ha sollevato il fatto della condizione atletica approssimativa per molti.
Sul fronte mercato il neo allenatore rossonero ha ribadito di aver raccontato alla società quello che manca al Milan in termini di qualità e quantità; vedremo se Galliani e Berlusconi saranno in grado di accontentare l'esordiente allenatore.

Se Conte va al PSG allora tutto quadra

mercoledì 23 luglio 2014 | 0 commenti

La clamorosa notizia o piuttosto indiscrezione è che Conte sarebbe vicino a firmare un contratto col PSG.


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Il potente Al Khelaifi, patron del club francese ha sempre considerato Laurent Blanc,  l'attuale allenatore del PSG un ripiego . Il suo ingaggio, infatti fu fatto in fretta e furia quando Ancelotti decise di non continuare più l'avventura francese attratto dal fascino del Real Madrid.
I risultati sportivi di Blanc non sono poi da buttare, ma comunque inferiori alle aspettative del Club.

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Questa premessa per dire che un cambio di allenatore a Parigi non sarebbe una sorpresa.

D'altra parte le repentine e inattese dimissioni di Conte hanno lasciato perplessi molti osservatori, perché in fondo le cause vere della decisione di Antonio Conte restano avvolte nel mistero.

Se questa indiscrezione su Conte al PSG fosse vera, allora il quadro diverrebbe molto più chiaro, anche se in caso di trasferimento al club francese, le dichiarazioni degli interessati palerebbero di contatti degli ultimi giorni. Ma questo fa parte del gioco!

stile-juve

Conte, sedendo sulla prestigiosa panchina parigina potrebbe finalmente far vedere le proprie qualità anche in Europa e avrebbe in squadra quei top player da sempre agognati e mai avuti quando era alla guida della Juve.

Un'ultima riflessione. Una vota quando si parlava di Juve si parlava non tanto di una squadra, ma di un modo complessivo di interpretare le vicende sportive, una summa di comportamenti che andavano sotto il nome di "Stile Juve". La vicenda Conte, unita ad altri recenti episodi ci fa capire che anche lo stile Juve appartiene al passato

Un periodo solo nero per i bianconeri

lunedì 21 luglio 2014 | 0 commenti

Periodaccio per la Juventus.


rabbia juve
Prima le improvvise e inaspettate dimissioni di Antonio Conte, ancora avvolte nel mistero, poi l'ingaggio frettoloso di Allegri inviso ai tifosi.

sfiga

Infine il passaggio di Iturbe alla Roma quando sembrava certo il trasferimento in bianconero.

I fans della Vecchia Signora sono ormai sull'orlo di una crisi di nervi, esternata sui social dove hanno preso di mira un pò tutta la dirigenza della squadra.

Il clima di nervosismo non ha risparmiato nessuno, visto che anche un tipo pacato come Nedved si è messo a criticare Chiellini, definendolo un "ragazzino" nell'occasione del morso di Suarez.

sfortuna-juve

La Juventus ha voluto dare una "scossa" a tutto l'ambiente dando un'accelerata al calciomercato.

In un solo giorno definiti i passaggi in bianconero di Evra e Morata.

La sfortuna non ha però abbandonato i colori della Juve perché lo Spagnolo Morata appena arrivato si è infortunato piuttosto seriamente: distorsione al ginocchio con interessamento dei legamenti e conseguente stop di un paio di mesi.

Cavolo che sfiga!



La macumba dei numeri uno

martedì 15 luglio 2014 | 0 commenti

A disputarsi il titolo di pallone d'oro quest'anno sono stati tre giocatori: Cristiano Ronaldo  che poi ha vinto, Leo Messi e Frank Ribery il favorito della vigilia.





Tutti e tre avrebbero partecipato al mondiale brasiliano, per tutti e tre si prospettavano nuove glorie e nuovi titoli.

Le cose sono andate in modo del tutto diverso.


Frank Ribery non è proprio partito con la sua Francia, un maledetto problema alla schiena lo ha messo fuori gioco.

Anche Cristiano Ronaldo è arrivato in cattive condizioni fisiche al mondiale, un'infiammazione al ginocchio, infatti lo ha tormentato per tutta la breve durata del soggiorno brasiliano dopo che lo aveva limitato nel finale di stagione con il Real Madrid. CR7 non si è arreso ha cercato di portare in alto il suo Portogallo, ma ogni sforzo è stato vano. Qualche sprazzo della sua classe lo ha mostrato, ma il suo mondiale è stato comunque una delusione .

Per ultimo Leo Messi, lui è arrivato alla finale e  ha anche vinto il premio come miglior calciatore del torneo, ma in realtà è il vero sconfitto della manifestazione mondiale. Tutti si aspettavano dal campione argentino  le stesse gesta che erano riuscite nel 1986 a Diego Maradona così da portare alla vittoria la sua squadra.

Messi ha giocato a sprazzi in alcuni momenti anche bene, ma non è stato quel condottiero che tutti si aspettavano, incapace di illuminare la scena con qualche colpo di magia. Anonima la sua finale, anzi condita da un incredibile errore sotto porta e dai soliti disturbi di stomaco da stress emotivo.

Uno strano e insolito destino ha accomunato i tre più forti giocatori dei campionati europei, se poi vogliamo aggiungere l'infortunio patito da Neymar potremo concludere che in Brasile abbiamo assistito alla macumba dei numeri 1





Messi e il premio della discordia

lunedì 14 luglio 2014 | 0 commenti

Sembra di tornare indietro nel tempo e di assistere a uno di quegli episodi della mitologia in cui un dio aveva il compito  scegliere la più bella o il più forte tra i mortali; quasi sempre la scelta provocava rancori, discordie e gelosie.
speciale mundial

La stessa cosa è avvenuta per  il premio di miglior giocatore dei mondiali brasiliani assegnato a Leo Messi.

Tutti sono rimasti sorpresi quando è stato dato l'annuncio che il prescelto era Messi, a partire dallo stesso campione argentino poiché il suo rendimento era stato tutt'altro che entusiasmante.

premio_Messi

Più meritevoli senza ombra di dubbio il colombiano James Rodriguez,  l'olandese Robben o il super portiere tedesco Neuer, ma i sapientoni della FIFA hanno scelto diversamente.

Perchè?


Maradona ipotizza che dietro al premio a Messi ci siano gli sponsor e che quindi si tratti di un'operazione di marketing, qualcun altro ha ipotizzato che il riconoscimento dato all'Argentino sia una forma di spartizione fra potenti: miglior giocatore all'Argentina del potente Grondona, miglior giovane a Pogba per non scontentare Platini, il miglior portiere non poteva essere che Neuer e di certo non potevano sottrarre a Rodriguez la scarpa d'oro di capo cannoniere del torneo. Fa sorridere il premio alla Colombia per il fair play dopo le polemiche per il fallo di Zuniga su Nejmar.

Blatter

Paradossale in tutto questo bailamme la critica di Blatter anche in lui in disaccordo sull'assegnazione del premio a Messi, la FIFA che "bacchetta" se stessa.

Arbitri scarsi, regole applicate a casaccio, disparità di giudizi, organizzazione grossolana; il carrozzone del calcio ha mostrato in questi mondiali tutte le sue contraddizioni palesando dei potentati interni al governo della FIFA in perenne contrasto tra loro.  Per fortuna che il campo ha emesso un verdetto giusto premiando la squadra più forte!

Il verdetto è definitivo Messi non è Maradona!

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Una finale mondiale, il sogno di ogni calciatore che si realizza.

Messi all'apice della sua carriera ieri ha giocato la sua finale.

Messi

La sua squadra, l'Argentina forse era meno forte dell'avversaria, la potente Germania, ma lui era il giocatore più forte al mondo, colui che poteva, da solo vincere la partita.

Messi ha perso insieme all'Argentina, il ragazzo d'oro del calcio mondiale non ha retto alla tensione, non è riuscito a trascinare la sua squadra alla vittoria.

Non ha retto Messi il peso di essere un campione, più volte lo si è visto vomitare durante la partita, il suo sguardo era quello di un bambino che doveva affrontare una prova troppo grande.

Messi è un campione, ma non è un leader, non è l'uomo dell'ultimo minuto, non è colui che prende il peso della squadra sulle sue spalle.

Metaforicamente, Messi  è come se fosse un bellissimo quadro cui manca la cornice.

Maradona

Alla fine Messi è stato premiato come migliore giocatore del torneo (immeritatamente), quasi una beffa per lui che sconfitto teneva in mano il trofeo del più forte.

Ancora una volta il più bravo, ma perdente.

L'Argentina resta ferma al mondiale del 1986, quello in pratica vinto da solo da Maradona.

Quante volte si sono sprecati i paragoni fra i due campioni.

Oggi la storia ha dato il suo verdetto definitivo: Maradona resta il migliore di sempre.

Diego aveva mille difetti, ma riusciva ad esaltarsi nei momenti decisivi, attirava su di se' le antipatie degli avversari ed esaltava i suoi compagni che si aggrappavano a lui come un naufrago si attacca a una trave di legno.
In questo modo l'Argentina del 1986, una squadra appena decente vinse il campionato del mondo, in tale maniera il Napoli con Volpecina, Celestini, Renica, Ferrario, Caffarelli, Romano in squadra vinse il suo primo scudetto.

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Un Inter piena di debiti, ma con le idee chiare

lunedì 7 luglio 2014 | 0 commenti

Thohir ha scoperto suo malgrado quanti soldi deve ancora sborsare per ripianare l'enorme buco finanziario lasciato dalla gestione Moratti che nel frattempo sta pensando bene di defilarsi definitivamente dall'Inter.

Thohir

L'Indonesiano sta dimostrando però grande acutezza cercando di ripianare il deficit senza impoverire la squadra tecnicamente.

La prima scelta  stata quella di riconfermare Walter Mazzarri. Una buona decisione perché il tecnico di San Vincenzo pur non entusiasmando durante la prima stagione alla guida dei nerazzurri è un ottimo allenatore e dopo un anno di ambientamento sicuramente farà meglio.

mazzarri

Un altro passo decisamente importante è stato quello di sbarazzarsi delle Vecchie Glorie che tanto hanno dato alla causa interista, ma che negli ultimi anni rappresentavano un ingombrante problema nello spogliatoio.
Con questa mossa l'Inter ha alleggerito il monte ingaggi e d ha eliminato elementi di destabilizzazione interni.

Dopo la conferma di Mazzarri e la rottamazione dei vecchietti, Thohir sta pensando anche a rinforzare la squadra. Arrivato in tempi non sospetti Vidic è imminente l'annuncio di Mvila dal Rubin ottimo mastino di centrocampo dal carattere un pò focoso.

Tante le trattative in corso come quella che porterebbe Behrami all'Inter.


Thohir con oculatezza e senza svenarsi sta costruendo la squadra che Mazzarri vuole. L'obiettivo è quello di tentare l'approdo alla zona Champions in modo da dare un pò di ossigeno alle asfittiche casse interiste.

Impresa abbastanza ardua quella che tenterà Mazzarri, ma che potrebbe riuscire se le circostanze daranno una mano al tecnico.

debiti Moratti
Mamma quanti debiti ha lasciato Moratti!

In conclusione è chiaro che i fasti del passato debbano essere accantonati per un bel mezzo, almeno fino a quando Thohir non riesca a mettere in pari il bilancio. Dopo l'Inter che comunque ha un solido appeal internazionale e una massa di tifosi importante potrà tornare a recitare un ruolo di primo piano nel panorama del calcio mondiale


L'infortunio di Neymar e il povero Zuniga

domenica 6 luglio 2014 | 0 commenti

Neymar si infortuna abbastanza seriamente e comunque in modo tale da terminare prima del tempo il suo mondiale.
Un infortunio come ce ne sono tanti nel calcio che è pur sempre uno sport in cui è previsto il contatto fisico.
Il fallo dal quale scaturito l'incidente a Neymar è stato commesso da Camilo Zuniga.


Neymar

Anche nel far fallo ci vuole fortuna.

L'ondata popolare di sdegno montata in Brasile ha fatto sì che Zuniga venisse dipinto come una specie di killer, tanto che ha cominciato a ricevere messaggi minacciosi da parte dei tifosi brasiliani.

Fin qui tutto nella norma, i supporter di Neymar, soprattutto quelli più emotivamente coinvolti stanno dando sfogo al loro livore e alla loro frustrazione.

Zuniga-Neymar
Zuniga sul banco degli imputati

Meno normale è l'atteggiamento della FIFA che ha promosso degli accertamenti supplementari allo scopo di verificare il comportamento del Colombiano ed eventualmente sanzionarlo così come è  successo a Suarez.

Approfondimenti: Suarez e il Barcellona

Eppure vedendo e rivedendo il video dello scontro si nota chiaramente come non ci sia alcuna volontà di fare male  da parte del Colombiano, tanto che sul campo lo stesso arbitro non ha nemmeno fischiato il fallo.

morso-suarez

Una ginocchiata che ha colpito alla schiena Neymar come tante volte accade durante un incontro di calcio e che solo per una fatalità contingente ha provocato un danno fisico al Brasiliano.

matuidi-onazi

Niente a che vedere con il  calcione che Matuidi ha rifilato a Onazi provocandogli un infortunio ben più grave. Ma Onazi non è Neymar, ma soprattutto non è Brasiliano!

Van Gaal vuole Vidal al Manchester

martedì 1 luglio 2014 | 0 commenti

Arturo Vidal piace a Van Gaal neo allenatore del Manchester United.

Il Cileno rappresenterebbe la soluzione ideale per il centrocampo dello United da anni vero tallone d'Achille della compagine inglese.


Vidal oltre a essere un valido elemento si adatterebbe alla nuova filosofia di gioco del tecnico olandese che sta proponendo al Mondiale lo stesso 3 5 2 che il Cileno gioca nella Juventus.

La proposta che starebbe per giungere sulle scrivanie dei dirigenti juventini è di quelle importanti: 60 milioni di euro.

Non solo il costo del cartellino, ma anche un lauto ingaggio per il calciatore. Si parla, infatti di una proposta di ingaggio intorno agli 8 milioni di euro annui.

La Juve di fronte a queste cifre potrebbe cedere e decidere, invece di trattenere Paul Pogba cui fanno la corte sia il PSG che il Real Madrid.
 
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