Garcia un sergente che vuole essere generale

mercoledì 3 dicembre 2014 | 0 commenti

Ricordate il sergente Garcia?
Il soldato bonaccione della fortunata serie televisiva incentrata sul personaggio di Zorro?

sergent garcia

Credo proprio di sì, il Garcia sergente è stata un'icona dell'infanzia di tanti di noi.
Non me ne vorranno i tifosi romanisti, ma il cognome dell'allenatore giallorosso richiama facilmente alla mente il simpatico antagonista di Zorro.
Non solo il nome, però è il punto di contatto, anche l'atteggiamento del primo Garcia allenatore ricordava quello del personaggio televisivo.
Entrambi solari, entrambi simpatici.

L'allenatore, poi però è cambiato è diventato più simile ai cattivi del telefilm prodotto dalla Disney.

rudi garcia


Alle prime sconfitte, alle prime difficoltà il tecnico della Roma ha cominciato ad addossare colpe ad arbitri ed avversari. E' venuta poi, fuori una certa arroganza, che gli è costata la clamorosa e dolorosa sconfitta col Bayern. Garcia allenatore , a un certo punto è arrivato a dire, di essersi riscattato dal 7 a 1 dell'Olimpico contro i bavaresi, appena dopo aver beccato altri due gol dallo stesso Bayern.

Inutile dire che preferisco il primo Garcia, quello della chiesa al centro del villaggio, tanto per intenderci. Questo di adesso è la copia brutta e antipatica del precedente.

Insomma meglio restare sergenti , ma simpatici che diventare generali e arroganti.

Mazzarri è più bravo di Mancini

lunedì 17 novembre 2014 | 1 commenti

Vado controcorrente proprio nel momento in cui Mazzarri viene esonerato a furor di popolo e al suo posto arriva Roberto Mancini. (#bentornatoMancio)

Mazzarri come allenatore è più bravo di Mancini, per me non c'è alcun dubbio.


Due i capolavori del tecnico di San Vincenzo: la salvezza della Reggina con 11 punti di penalizzazione, ma soprattutto i 4 anni napoletani.

Mazzarri prese il Napoli subentrando a Donadoni esonerato dopo poche giornate.
Da subito la squadra si trasformò.
Negli anni vissuti a Napoli Mazzarri ha affrontato Champions, sconfiggendo in casa il Manchester di Mancini, il Chelsea e pareggiando col Bayern e ha ben figurato in campionato, conquistando una Coppa Italia.
Il suo Napoli aveva sì Cavani, Lavezzi, Hamsik, ma giocava anche con Grava, Cannavaro, Aronica e Britos in difesa.


Mancini non ha fatto gavetta, subito lo hanno chiamato ad allenare grandi squadre, ha vinto, ma è stato anche esonerato e le sue squadre erano composte da campioni.
Mazzarri è stato vittima della propria presunzione, voleva dimostrare di essere bravo a prescindere,Napoli e l'ingombrante De Laurentiis gli stavano stretti.
Il suo errore è stato quello di credere a Moratti, un Presidente al passo d'addio che lo ha blandito con promesse che non poteva mantenere. Subito dopo si è imbattuto nel clan degli Argentini i veri padroni della squadra, che ha dovuto tenere in campo per non rimetterci le penne.
Mazzarri pensava di aver vinto la sua battaglia quando è arrivato Thohir. L'Indonesiano sembrava aver capito e gli ha dato fiducia.


Moratti peggio di De Laurentiis, non ha tardato a compiere la sua vendetta.
Facile infiammare una piazza contro l'allenatore "piagnina".
Thohir non ha più avuto i coraggio di difenderlo, così Mazzarri è andato via, bollato come perdente, adatto solo a piccole realtà


Il sogno dell'allenatore che svanisce proprio sul più bello.
E pensare che il Napoli gli aveva offerto un contratto milionario sdegnosamente rifiutato.
Quante scelte sbagliate, Mazzarri! Guidate più dall'orgoglio che dalla saggezza.
Resta il fatto che Mazzarri è più bravo di Mancini!

Moratti: ha deciso Thohir

venerdì 14 novembre 2014 | 0 commenti

Mazzarri parla male di Moratti.
Moratti si dimette dalle cariche societarie.
Mazzarri viene esonerato.
Moratti dice: "io non c'entro niente"

Se fosse vivo Collodi avrebbe trovato un altro personaggio per il suo Pinocchio

Amala l'Inter amala

Con Te Balotelli

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Conte chiama Balotelli in Nazionale.
Subito precisa che non è per lo Sponsor...(ci crediamo?)
Balotelli gioca malissimo in Inghilterra e viene convocato (sospetto!)
De Rossi afferma, Conte non ha chiesto il nostro parere (Pinocchio!)
Beh speriamo almeno che segni (impropabile!)

E' tornato Balotelli!!!!!

Non se l'aspettava Walter

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Non se l'aspettava Walter!
O almeno non adesso!

Ormai era giunto alla settimana pre derby e l'esonero non era nell'aria,
Sicuramente Thohir avrebbe preso le sue decisioni dopo la stracittadina.


Giornata come tante, Mazzarri sarebbe giunto al campo di allenamento, avrebbe prima parlato con il fido Frustalupi e poi allenamento.

 In mente, solo il Milan e la vittoria.

Walter non aveva capito di non essere più l'allenatore dell'Inter. ma poi perché avrebbero dovuto cacciarlo?

Lui si impegnava come sempre, anche se ai tifosi stava antipatico.

Antipatico perché trovava giustificazioni.


Il "Piagnina" lo chiamano, lo prendono in giro.

Ma come fanno a non capire, domenica col Verona la pioggia aveva appesantito le gambe dei calciatori, non era una scusa era la verità, perché allora lo deridevano?

Lo prendevano in giro perché aveva osato paragonarsi a Mourinho, ma lui non aveva detto di essere più bravo, aveva solo affermato che i suoi risultati, con i calciatori che aveva erano ottimi, facendo le debite proporzioni anche paragonabili a quelli dello Special One.
Ca..o, ma questi si attaccano a ogni cosa che dico?

Non era mai stato esonerato Walter. C'è sempre una prima volta  e lui starà pensando ..maledetta quella pioggia!



La Fiorentina cambierà il colore della maglia

mercoledì 12 novembre 2014 | 0 commenti

sfiga

Ne sono certo, prima o poi arriverà questa notizia.

Non si tratta di essere superstiziosi o di affermare come il grande Eduardo. "Non è vero, ma ci credo", fatto sta che l'eccezionale iella ( e qui meglio fare gli scongiuri) che negli ultimi due anni sta colpendo la Fiorentina è difficilmente spiegabile.
logo fiorentina

Partiamo proprio dall'anno scorso.
La Fiorentina era reduce da un brillante campionato e solo per l'enorme fortuna (chiamiamola così) del Milan non era riuscita a qualificarsi per la Champions.
Della Valle aveva deciso di investire. Squadra rifatta con due punte di diamante: Pepito Rossi e Mario Gomez.
Un attacco al fulmicotone che prometteva gol e spettacolo.

Montella

Prometteva è proprio il verbo giusto, perché i due in campo insieme ci saranno stati tre o quattro volte.
Gomez si infortunò praticamente subito e Rossi dopo aver fatto vedere la sua stoffa di campione dopo poche altre partite.

Da quel momento è cominciato un calvario per entrambi tale da farli restare lontano dai campi di gioco per quasi due anni.

portafortuna

Per completare il quadro della sfiga ecco che anche il giovane Bernardeschi, attaccante della Primavera che subito si era distinto per la sua bravura, si rompe il crociato ed è destinato a salutare la stagione agonistica.

A questo punto urge un intervento da parte della Società.
Stregoni, macumbe, fattucchiere tutte le strade devono essere percorse, anche se mi sorge un dubbio.

Non è che la sfiga l'attira proprio il viola delle maglie?

Pepito Rossi

Nel mondo dello spettacolo è comune il pensiero che il colore quaresimale sia profeta di sventure e allora perchè non provare a cambiare i colori sociali?

Da Viola, la maglia della Fiorentina la trasformerei in un bel verde speranza!
Forse i tifosi gigliati non saranno d'accordo, ma a questo punto mi tornano alla mene le arole di Eduardo...

Non è vero, ma ci credo!

Gli Dei dell'Olimpo contro Eupalla

mercoledì 5 novembre 2014 | 0 commenti

La Juve vede il baratro di una nuova sconfitta contro l'Olimpiakos.
Ancora una volta un'eliminazione precoce dalla Champions !

Il minuto era il 61, i Greci avevano appena segnato la rete del 2 a 1. Lo Juventus Stadium ammutolito e scoraggiato vedeva venir giù la pioggia che come un torrente in piena spazzava via le speranze di qualificazione.

Eupalla
Eupalla

Esiste, però una dea del calcio, Eupalla, come la chiamava il mitico Gianni Brera che colpita dalle lacrime juventine ha pensato bene di intervenire.

Ecco allora che appena tre minuti dopo arriva il pareggio sotto forma di un cross che rimpalla tra due teste bianconere prima di infrangersi sul palo del prode Roberto.
La Dea aveva sbagliato allora? Niente gol, ma solo un palo?
No!
Con il rapido sguardo il pallone dal palo schizza impazzito sulla gamba di Roberto che come un novello Achille trova il suo punto debole e da qui finisce in rete!

Gli Dei dell'Olimpo

Pareggio!


Ma la Dea ormai aveva rotto gli indugi, dimentica dei suoi avi greci, dei suoi parenti sull'Olimpo e infischiandosene di Giove regala un pallone d'oro a Pogba. Il Francese cerca un passaggio inopportuno la Dea ancora una volta deve intervenire: un nuovo rimpallo e la palla torna da Pogba che stavolta fa centro.


Sorpasso!


Eupalla è stanca, ma un ultimo regalo lo vuole concedere anche a Vidal sotto forma di rigore, ma stavolta sono gli Dei dell'Olimpo che in maniera tardiva intervengono e permettono a Roberto di parare.

La Juve vince, Eupalla è contenta!

Napoli Roma, quello che vorrei accadesse...

venerdì 31 ottobre 2014 | 0 commenti

Forse sarò un folle, forse un sognatore, ma mi piacerebbe domani vedere entrare la squadra della Roma entrare al San Paolo per il riscaldamento e ricevere gli applausi del pubblico, mi piacerebbe che Totti donasse un mazzo di fiori alla mamma di Ciro, mi piacerebbe che Higuain avesse un pensiero per la famiglia De Amicis.
Mi piacerebbe che l'autore di un gol della Roma si alzasse la maglia e lo dedicasse a Ciro, mi piacerebbe che un calciatore del Napoli segnasse senza esultare per rispetto a Ciro.

Napoli Roma

Mi piacerebbe, ma so che non accadrà, il circo del calcio, biascicherà parole di circostanza, qualche frase sulla pace, sul rispetto, giusto per circostanza.
Troppa la paura di scontentare le frange estreme del tifo per cui non ci saranno gesti eclatanti da parte dei calciatori. Le società poi faranno finta di niente, per lo stesso squallido motivo.
Le due squadre si affronteranno e  finito lo spettacolo, ascolteremo altre frasi scontate, poi calerà il sipario.
Dalla prossima partita si tornerà a invocare epocali disastri inneggiando al Vesuvio, ci si augureranno incendi a Milano e a Roma.

So che sarà così, ma in fondo al cuore spero in un miracolo!

Quella che segue è una canzoncina che cantava Beppe Savoldi: in fondo non è mai cambiato niente!


Albertosi era amico di Zoff,
Antognoni Rivera incontrò e tutti insieme poi si misero a giocare con un palla di giornale.
E poi Bettega Riva portò, Boninsegna con Rossi arrivò
e in quel cortile senza prato noi facemmo un campionato
e chi vinse ebbe una coppa di gelato.


Garcia fa lo spaccone e trova la sua Waterloo come un novello Napoleone

mercoledì 22 ottobre 2014 | 0 commenti

Nello sport per vincere bisogna essere umili.

Si può essere dei fuoriclasse, dei campioni, ma se manca questo ingrediente le vittorie saranno poche.

Garcia
Garcia paga la sua spavalderia

La sconfitta di ieri della Roma è il chiaro esempio di quanto affermo.
I Giallorossi dopo aver inanellato un'impressionante serie di vittorie in Italia e dopo aver ben figurato nei primi due turni di Champions avevano sovrastimato il proprio valore.

Lo stesso allenatore si è lasciato andare a dichiarazioni del tipo: "vinceremo sicuramente lo scudetto" oppure "può darsi che già quest'anno possiamo alzare una Coppa".
Tutto questo inserito nell'ambiente romano, già di per sé facile ad esaltarsi.

Le  batoste del passato, come al solito non hanno insegnato niente a partire dalla finale in casa col Liverpool, per continuare al campionato perso per una sconfitta con il retrocesso Lecce o ancora la sconfitta di Manchester del 2007.

La Roma ha affrontato la partita con un'insensata spavalderia, ritenendo di poter vincere abbastanza facilmente contro una corazzata come il Bayern.


Roma Bayern
Aiuto è arrivato il Bayern

Come è andata lo sappiamo tutti. Non appena il Bayern è andato in vantaggio, la Roma si è spinta in avanti pronta a ribattere l' "offesa" ricevuta.  Giocando in questo modo sono arrivati gli altri gol che hanno sgretolato le certezze giallorosse.

Totti e compagni cercavano aiuto in Garcia, nel condottiero che aveva promesso loro la vittoria, ma il Francese, novello Napoleone, assisteva inerme alla sua Waterloo.

La spiegazione della disfatta è tutta nella mancanza di umiltà, nel credersi superiori, cosa che ha trasformato una possibile sconfitta in una Caporetto.

L'importante per i Giallorossi sarà aver capito la lezione. Gli avversari  non vanno temuti, ma sempre rispettati. Garcia, poi deve recuperare il suo appeal con i calciatori; bene ha fatto nel post partita ad accollarsi tutte le colpe della disfatta. Ora, però l'allenatore  deve cercare di non far deprimere l'ambiente che troppo si era esaltato. In tutta la vicenda il personaggio che più mi ha colpito è stato Totti. La sua espressione era la rappresentazione della sconfitta assoluta, quella dell'atleta che percepisce una costante negativa sulla sua carriera che gli impedisce di vincere e gioire.
Il capitano meriterebbe per la sua classe di alzare una Coppa importante, chissà se questo accadrà mai!

La Juventus non è favorita dagli arbitri...ora

giovedì 16 ottobre 2014 | 0 commenti

Juve Roma non finisce mai. Oggi sui giornali le parole di Morgan De Sanctis, il portiere della Roma che rilancia il vecchio concetto della sudditanza psicologica, elegante metafora per dire che la Juve è favorita dagli arbitri.

Dati, dati, dati così diceva Sherlock Holmes quando doveva risolvere un intricato caso criminale e lo stesso metodo scientifico vorrei applicare per dare un giudizio sulla vicenda.


La Juventus del post calciopoli si è affacciata alla serie A nella stagione 2007/2008. Nessun piazzamento di rilievo tranne il secondo posto nel 2008/2009. Tutto ciò fino all'avvento di Conte che ha portato i bianconeri a vincere gli ultimi tre titoli.

Favoritismi?


Direi di no? Anzi, paradossalmente nei primi anni di risalita dalla B, qualche arbitro aveva timore a fischiare a favore della Juve per non essere accusato di favoritismi.

La Juve di Conte ha avuto arbitraggi nella norma, con qualche episodio a favore ( vedi Catania e Verona lo scorso campionato) e qualcuno contro, ma senza che facesse notizia visto lo strapotere tecnico.
Totti contro la Juve

L'unico episodio "strano" è stato quello relativo alla Supercoppa di Pechino, dove oggettivamente il Napoli fu penalizzato, ma l'impressione fu che si trattasse della completa incapacità di Mazzoleni a fare l'arbitro che una decisione  a tavolino pro Juve.

Questa l'analisi dei dati, quindi perché si parla di Juve favorita dal potere?

La partita con la Roma ha sì favorito la Juve, ma solo perché di fronte a episodi di difficile valutazione Rocchi ha deciso pro bianconeri. Anche in questo caso non c'è stato l'arbitraggio di parte, quello che riconosci più dall'andamento generale che dai particolari.


Ora e dico ora la Juve è sicuramente rispettata dagli arbitri, ma non favorita.

Un altro dei cavalli di battaglia dei detrattori juventini è quello per cui alle vittorie in Italia non hanno fatto riscontro affermazioni all'estero così come è avvenuto per Inter e Milan.
Sempre rifacendomi al post calciopoli diciamo che la Juve è stata competitiva negli ultimi tre anni, periodo in cui nessun altra squadra italiana ha vinto qualcosa in Europa, periodo forse più basso del livello del calcio di casa nostra.


In più c'è da dire che le vittorie della Juve di Conte  in campionato sono stato il frutto di un'eccezionale regolarità della squadra che ha affrontato con spirito battagliero anche le compagini minori, mentre in Europa, in gare secche prevale la forza dei singoli. Malgrado ciò la Juve ha raggiunto un quarto di finale di Champions e una semifinale di Europa League, forse il massimo possibile.

logo-Antonio-Grillo

Balotelli contro Prandelli

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Balotelli si scaglia contro Prandelli, perché lo ha criticato pubblicamente.

Ma cosa ha fatto Balotelli per evitare tutto ciò?


Balotelli contro Prandelli

Mazzarri e Benitez uniti contro il loro passato

mercoledì 15 ottobre 2014 | 0 commenti

Si avvicina 'ora di Inter Napoli che  un po' anche Mazzarri contro Benitez o per meglio dire, Mazzarri contro il Napoli e Benitez contro l'Inter.

Destini incrociati quelli dei due tecnici.

Mazzarri

Da un lato Benitez, chiamato qualche anno fa a sostituire Mourinho sulla panchina del Biscione: Lo spagnol, pur vincendo la Coppa Intercontinentale non convinse mai Moratti e di comune accordo i due si lasciarono appena dopo Natale. A Benitez quella delusione non è mai passata per cui una vittoria contro L'Inter per lui varrebbe il doppio.

benitez

Dall'altro lato Mazzarri. Il tecnico livornese per tre anni sulla panchina del Napoli, decise due anni fa di andar via per incomprensioni con De Laurentiis. Forse oggi si è pentito della decisione, ma anch'egli pagherebbe di tasca propria pur di vincere contro il Napoli.

Una partita, quindi con più significati. Mazzarri deve convincere l'ambiente nerazzurro di essere un bravo allenatore, ma la sua fiducia sta crollando sotto i colpi delle feroci critiche.

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Benitez, appena reduce da attacchi personali da parte dell'ambiente napoletano, non può permettersi altri passi falsi. Inoltre come accadde con Mazzarri, Benitez in scadenza di contratto da' ad intendere di non voler rinnovare deluso dalle scelte di De Laurentiis.

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Anche i Presidenti scendono in campo, da un lato Thohir, dall'altro De Laurentiis accorsi al capezzale delle loro squadre. La partita è importante per quel terzo posto unico obiettivo stagionale di entrambe le squadre.
Più in alto irraggiungibili volano Roma e Juve!


Rocchi miglior arbitro del mondo

lunedì 13 ottobre 2014 | 1 commenti

Questa sensazionale notizia si apprende dopo aver ascoltato le parole di Nicchi, Presidente degli arbitri italiani il quale  ha detto che Rocchi non ha sbagliato nulla in Juve Roma.
Parere suffragato da Fifa e Uefa.

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Insomma mezza Italia si è accapigliata per nulla. Ore e ore di trasmissioni televisive sprecate. Anche l'interrogazione parlamentare ormai non serve a nulla!

Ma Nicchi non poteva dircelo prima?

Perché ha aspettato tutto questo tempo prima di rassicurare tutti e Totti?


Non c'è alcun complotto atto a favorire la Juve! Stiano tranquilli anche i tifosi bianconeri, non ci sarà alcuna ritorsione o rigori compensatori, perché Rocchi non ha sbagliato.

In pratica solo ora grazie a Nicchi abbiamo capito che stavamo vivendo in un mondo irreale, anche noi come Alice eravamo presi dal mondo delle meraviglie dove le cose funzionano all'incontrario dove lo spazio e il tempo non hanno significato.

Grazie Nicchi,

che ci hai riportato sulla terra, che hai illuminato tutti noi spiegandoci cose che, non per colpa nostra, non avevamo capito.

Un unico pensiero ora mi preme rivolgere al Presidente Nicchi, la prossima volta che accade ci avverta prima non ci lasci soggiornare in un mondo finto e incantato!

E' forte Torres o la nostra serie A è poca cosa?

mercoledì 24 settembre 2014 | 0 commenti

Fernando Torres ieri ha fatto il suo esordio ufficiale dal primo minuto in serie A e come sempre gli accade ha segnato un gol.

Ottima la partita dello Spagnolo che ha fatto vedere la classe che lo aveva fatto affermare già da giovanissimo.


Un grande Torres, ma ancora una volta sorge il sospetto che la nostra serie A sia oggi ben poca cosa.

El Nino, infatti già da qualche tempo non era più il campione di un tempo. In Premier spesso è rimasto in panchina e quando ha giocato mai o quasi è stato decisivo!

Ieri, pur con pochi allenamenti nelle gambe, Torres è sembrato un calciatore di un' altra categoria, decisamente superiore agli altri interpreti in campo.

Stessa cosa si potrebbe dire per Menez che sembra un marziano mentre in Francia al PSG ormai era un panchinaro fisso.

Indubbiamente si tratta di un altro segno del declino del calcio italiano!

Riusciremo a risollevarci? Siamo nelle mani di Tavecchio e Lotito: speriamo bene!

Campionato già deciso?

| 1 commenti

Esperti e non, mai come quest'anno erano stati concordi: Roma e Juve uniche candidate per lo scudetto.
Ebbene le prime partite del campionato non hanno fatto altro che ribadire questo concetto.
Bianconeri e Giallorossi a punteggio pieno, mentre tutte le altre possibili avversarie arrancano.

logo Roma


Uno strapotere mostrato dalle due squadre protagoniste della scorsa stagione addirittura imbarazzante.
Superiorità netta, schiacciante e palese.



logo JuveLe altre?


Poca cosa. Il Milan aveva cominciato benino, ma si è sciolto al cospetto della Juve pur giocando in casa e ieri a Empoli ha evitato a stento la sconfitta.
L'Inter pur mostrando una certa solidità difensiva non è riuscita a battere Torino e Palermo, maramaldeggiando solo col Sassuolo in casa.

La Fiorentina è apparsa notevolmente inferiore alla Roma nelle prima di campionato ed è riuscita a imbroccare una vittoria a Bergamo solo per circostanze fortunate.

La Lazio, ha raccolto una sola vittoria, pur mostrando un bel gioco. Diciamo che la fortuna non è stata alleata dei biancocelesti. Malgrado ciò nemmeno la squadra di Pioli sembra in grado di impensierire le prime due della classe.

Il Napoli è in piena crisi tecnica e di risultati. L'ambiente è depresso per i mancati acquisti "di nome" e per l'eliminazione dalla Champions . La squadra di De Laurentiis sembra essere piombata in un vicolo cieco senza uscita.

Campionato già deciso? 

Sembrerebbe proprio di sì. Con queste premesse Juventus e Roma si accingono a battere tutti i record di punti in un campionato. Alle altre le briciole del terzo posto e dei preliminari Champions e un paio di posti in Europa League o al massimo una Coppa Italia se Bianconeri e Giallorossi decideranno di snobbare la manifestazione.

logo Championslogo Europa League

Si fanno male, Morata, Pirlo, Vidal, Tevez e Chiellini, non è che Allegri porta un po' sfiga!

giovedì 11 settembre 2014 | 0 commenti

Il cambio di allenatore non ha portato bene alla Juve, almeno dal punto di vista degli infortuni.

Tutto è iniziato con l'infortunio di Morata che ha fatto in tempo a indossare tuta e scarpette e si è fatto subito male.


Poi si è infortunato Pirlo, il faro del centrocampo e in rapida successione , Vidal ( e la cosa sembra anche piuttosto seria), Chiellini  in Nazionale con annesse polemiche e proprio ieri è arrivata la notizia di un accidente fisico capitato a Tevez.

Barzagli poi più sono i giorni che è infortunato rispetto a quelli in cui è abile e arruolabile.

La stagione dal punto di vista dell'infermeria non è cominciata sotto una buona stella anche perché stanno per arrivare gli appuntamenti che contano, Champions in primo luogo.

La domanda sorge spontanea, visti gli analoghi trascorsi al Milan, non è che Allegri non sia esattamente un portafortuna?

La dirigenza juventina allora non dovrebbe pensare all'acquisto di Top Player, ma dotarsi di amuleti di provata efficacia, ferri di cavallo, sale, quadrifogli!

E' troppo bravo Conte o era troppo scarso Prandelli?

mercoledì 10 settembre 2014 | 0 commenti

Dopo le prime due uscite dell'Italia di Conte il dubbio mi assale.

Prandelli

La squadra di Prandelli dopo aver svolto una preparazione mirata, quasi scientifica è andata in Brasile a fare delle magrissime figure. Giocatori svogliati, atleticamente impreparati, capaci di farsi mettere sotto clamorosamente dalla Carneade Costarica.

Prandelli, fino a quel momento apprezzatissimo tecnico, abbandona la"barca", un po' di polemiche tra calciatori e alla fine arriva Conte.

Prime partite del nuovo allenatore  in un periodo storicamente poco propizio alle squadre italiane, quello di inizio campionato dove le fatiche della preparazione estiva si fanno  sentire nelle gambe.

Ancora sconfitte?


Conte

Niente di tutto questo, anzi l'Italia di Conte prima batte in amichevole l'Olanda fresca di terzo posto ai mondiali e ieri mette KO la Norvegia.

L'Italia ha mostrato un discreto gioco, grinta da vendere e buona tecnica.

Allora la domanda sorge spontanea: era Prandelli a non valere niente come allenatore o Conte è il Superman della panchina?

Chiellini si fa male a va a casa. Tutto normale?

domenica 7 settembre 2014 | 0 commenti

Conte ha preso in mano la Nazionale di calcio a modo suo e i primi risultati si sono già visti. L'amichevole con l'Olanda, infatti ha fatto vedere, se non il gioco, quel carattere prerogativa e peculiarità del tecnico ex bianconero.

Conte


Quando si parla di Nazionale non possono certo mancare le polemiche che in questo caso riguardano Giorgio Chiellini.
Il difensore bianconero si è infortunato e i medici della Nazionale lo hanno ritenuto non arruolabile. In un primo momento si era diffusa la notizia della permanenza in ritiro del difensore juventino, poi però dietro front e rientro in sede a Torino.

Di seguito  botta e risposta tra Oriali, neo dirigente accompagnatore dell'Italia e la società bianconera.

Polemica senza senso a mio modo di vedere.

Tavecchio

Se Chiellini è infortunato non ha alcun senso tenerlo in Nazionale, meglio per lui e per la Juventus che gli paga un lauto stipendio, tornare indietro e sottoporsi alle cure del caso di concerto e in accordo con i medici e i fisioterapisti della Juventus.

D'altra parte questa è la prassi: i calciatori rispondono alla chiamata dalla Nazionale e se lamentano infortuni vengono sottoposti alle visite mediche da parte dello staff azzurro che in caso di inabilità rimandano indietro il calciatore. E' successo questo proprio in questo ritiro per Osvaldo tanto che al suo posto è stato chiamato Quagliarella.




Cerci non convocato per questioni di mercato

mercoledì 27 agosto 2014 | 0 commenti

Alessio Cerci non è stato convocato per la partita di Europa League che giovedì vedrà di fronte il Torino e e lo Spalato (andata 0 a 0).
La partita non si annuncia difficilissima, ma si sa che un gol in trasferta potrebbe mettere in difficoltà gli uomini di Ventura, ma la legge del mercato è ferrea: un infortunio metterebbe fuori gioco Cerci e Cairo dovrebbe rinunciare a una bella vagonata di milioni.
Questo è se vi pare, ma lo sport quello vero ormai è solo un bel ricordo.

Figuraccia Van Gaal

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Il Manchester United viene eliminato dalla Coppa di Lega subendo una durissima sconfitta per 4 a 0 a opera del Milton Keynes, formazione che milita nelle League One, la serie C inglese.
Figuraccia mondiale per l'Olandese da quest'anno head coach dello United.

Di Maria al Manchester, ma polemica col Real

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Di Maria il talentuoso argentino passa per la fantasmagorica cifra di 75 milioni di euro dal Real Madrid al Manchester United.

In questi giorni le voci di dentro del club madrilista compresa quella di Carlo Ancelotti avevavo fatto pensare alla cessione come un'esplicita volontà del calciatore.
Di Maria, invece nel salutare i tifosi dei Galacticos ha precisato che è stata la società a cederlo visto che la fiducia dell'allenatore nei suoi confronti era venuta meno.
Un attacco niente male a Carletto Ancelotti.

Il Real incassa le critiche e 75 milioni!

Un buffetto che vale 8 giornate di squalifica

martedì 26 agosto 2014 | 0 commenti

E' costato caro il gesto di Simeone nei confronti del 4° uomo durante la finale di Supercoppa disputata contro il Real Madrid. Un buffetto punito severamente dalla Federcalcio spagnola.


Il Liverpool gioca, il Manchester vince

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La sintesi della partita è tutta qui. Un bel Liverpool con un gioco fluido e piacevole e un Manchester attendista, ma letale nei suoi uomini migliori.

Da un lato, quello dei Reds, belle trame di gioco, sovrapposizioni, velocità e pressing, ma poche conclusioni in porta. Dall'altra parte, quella del City, giocate a due che però mettevano in grande difficoltà la non perfetta retroguardia del Liverpool.

premier

Accade così che mentre sembrava che il Liverpool dovesse passare in vantaggio, arriva il gol del City da parte di Jovetic che approfitta anche di una colossale "dormita" di Lowren.

Il secondo tempo è l'esatta fotocopia del primo. Il Liverpool spinge alla ricerca del pareggio, la difesa del City tiene e gli attaccanti realizzano prima il secondo gol sempre con Jovetic e poi il terzo con Aguero appena subentrato a Dzeko.

Il Liverpool mette poi a segno su autorete il gol della bandiera.

La partita ha emesso un verdetto inequivocabile. Il City è più forte del Liverpool.


Balo con la maglia del City
La differenza, infatti tra le due squadre l'hanno fatta proprio gli interpreti in campo. I calciatori del Liverpool sono mancati nel momento topico della conclusione a rete, mentre quelli del City hanno dimostrato tutta la loro classe non mancando le poche occasioni che hanno costruito.

Non sempre il Liverpool si troverà di fronte la difesa del City, per cui anche per i Reds il futuro appare roseo. Se poi Balotelli volesse cominciare a dimostrare il suo valore allora quel titolo sfuggito nel finale potrebbe diventare realtà!

Due mastini per Mazzarri

giovedì 7 agosto 2014 | 0 commenti

In sordina, senza clamori, l'Inter sta costruendo una squadra di tutto rispetto a immagine e somiglianza di Walter Mazzarri.

mazzarri

Il tecnico livornese, si sa che preferisce avere calciatori forti fisicamente, soprattutto a centrocampo in grado di rubare quanti più palloni è possibile per innescare le micidiali ripartenze caratteristica principale di tutte le squadre che ha allenato.
L'anno scorso il buon Mazzarri dovette penare proprio per l'assenza di questo tipo di giocatori.

D'accordo con Thohir l'ex tecnico del Napoli ha prima proceduto a una bella ripulita delle "vecchie glorie" argentine che rappresentavano un bel peso nello spogliatoio, poi ha pianificato l'acquisto di calciatori funzionali al suo gioco.

Ecco che sono arrivati M'Vila e Medel due veri e propri mastini, il primo anche con buone doti tecniche. L'unico neo l'aspetto caratteriale di entrambi.
A completare la rosa l'esperto Vidic in difesa e Osvaldo in attacco.

thohir

Le premesse per un campionato di vertice ci sono tutte. Sicuramente assisteremo alla solita partenza lanciata tipica delle squadre di Mazzarri e se l'Inter a Natale sarà nelle prime tre posizioni della classifica potrebbe tentare l'assalto al primato.
 
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