Questa volta tocca a Prandelli.
Sembra quasi un bisogno irresistibile quello di Conte che ogni settimana, nelle sue conferenze stampa, trova il modo di attaccare qualcuno.
Ci sono passati un pò tutti, Montella, Mazzarri, Arbitri vari, calciatori, per finire con i due ultimi episodi: Capello e Prandelli.
Leggi pure: per Conte gli arbitri italiani sono i migliori del mondo.
Già le critiche feroci rivolte a Don Fabio erano sembrate eccessive, visto che l'allenatore della Nazionale Russa aveva espresso un parere corretto e senza alcuna vena polemica. L'argomento, giusto per ricordarlo, è quello del provvedimento disciplinare adottato da Conte all'indomani del pareggio di Verona. La scelta del tecnico bianconero non fu condivisa da Capello a cui venne rivolta specifica domanda.
La risposta di Conte, feroce e determinata, investì con violenza Capello accusato di guidare una Juventus mediocre, famosa solo per gli scudetti revocati!
Una dichiarazione che mise in difficoltà i vertici societari bianconeri impegnati da sempre a vedere riconosciuta la validità degli scudetti revocati per i fatti di calciopoli!
L'ultimo assalto di Conte è stato rivolto a Prandelli colpevole per aver convocato Chiellini benchè il calciatore fosse infortunato o meglio da poco recuperato.
L'allenatore della Nazionale ha trattato Conte con distacco e malcelato fastidio dichiarando che tutta la prassi normalmente utilizzata quando si convoca un calciatore in Nazionale ( contatto con la società di appartenenza, compreso lo staff medico) era stata seguita alla lettera e che eventuali ulteriori comunicazioni dovevano essere effettuate dalla Juventus.
Orgoglioso e testardo, Conte non ha minimamente fatto marcia indietro, anzi ha ribadito in una succesiva intervista di non aver cambiato idea.
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