Lotito sponsor di Tavecchio |
Innegabilmente Lotito, è l'uomo più potente del calcio italiano. Egli ha approfittato del declino di Adriano Galliani e di fatto ne ha preso il posto. Abile come pochi, Lotito ha catalizzato intorno a sè una miriade di club, stanchi dello strapotere delle grandi squadre, lasciando, di fatto isolate Juve e Roma, mentre Milan e Napoli hanno preferito agganciarsi al carro del Presidente della Lazio.
Ulteriore riprova del potere di Lotito ieri all'assemblea di LEga Pro. Lotito vi partecipa in virtù della proprietà della Salernitana. Malgrado la spaccatura i club di C hanno eletto un membro vicino a Lotito e Tavecchio in seno al Consiglio Federale e l'immarcescibile Macalli, patron delle lega di serie C è rimasto saldamente in sella.
Oggi Lotito è attaccato da più fronti. I poteri che sono rimasti esclusi mirano chiaramente a defenestrarlo e delegittimarlo. Il patron della Lazio, sa che potrebbe esserci una fronda incontrollata e inconrollabile, se le promesse fatte ai club che lo hanno seguito nell'elezione di Tavecchio non fossero mantenute.
Questo enorme gioco di potere e di interessi sta di fatto, uccidendo il nostro calcio. Leghe, Presidenti e anche arbitri tutti contro tutto. Il CONI, poi non riesce a mettere il naso nei fatti federali, mentre il Governo sembra troppo impegnato in altre questioni per intervenire.
Il problema non è Lotito, ma il fatto che il governo del calcio, potente industria del paese, sia conteso da troppi gruppi di potere occupati più a fronteggiarsi che ad operare per riformare e rilanciare un gioco che porta ricchezza al nostro paese.
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