Sembra una frase fatta, ma nemmeno il più fantasioso degli scrittori avrebbe potuto pensare un epilogo simile a quello di ieri sera.
Totti, il Capitano, l'eroe di mille battaglie giallorosse è in panchina. L'allenatore palesemente vuole liberarsi di lui. Troppo vecchio, poco atleta.
Per liberarsi la coscienza dai sensi di colpa o meglio per fuggire dalle polemiche lo schiera, domenica scorsa negli ultimi 5 minuti della partita con l'Atalanta che la sua squadra sta perendo per 3 a 2.
Totti segna il gol del pareggio e offre a Dzeko il pallone della vittoria che viene sciupato malamente.
Spalletti sembra quasi infastidito dal gol di Totti. Pensa che il partito del Capitano possa riprendere fiato. Nello spogliatoio anche uno screzio fra i due.
Ieri sera ancora una volta la Roma è sotto a 4 minuti dalla fine. Entra Totti dopo che Spalletti lo aveva fatto scaldare per tutta la partita.
Solo 22 secondi e il Capitano pareggia. Poi un rigore molto generoso concesso dall'arbitro Calvarese ( un disastro) consente a Totti di realizzare una magica doppietta portando al successo la Roma.
Spalletti, in panchina, non sapeva se ridere o piangere, anche se il sentimento più visibile era quello della sorpresa. Il tecnico toscano era incredulo, mai e poi mai avrebbe pensato di riuscire a rivoltare la partita e soprattutto per merito di Totti.
Come in tutte le cose della vita, un pizzico di casualità e di buona sorte hanno consentito la magia del Capitano, ma è innegabile che la sua presenza in campo ha dato vigore sia alla squadra che al pubblico. E' come se oggi Totti rappresentasse un Santone, un guru a cui bastano pochi minuti per realizzare miracoli calcistici.
Cosa succederà nelle prossime partite? A questo punto meglio non fare previsioni...
Incredibile Totti
giovedì 21 aprile 2016
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