Il solito, insolito destino di un attaccante.
Quando dal Cagliari era passato alla Juventus, Matri pensava di aver raggiunto l'apice della sua carriera.
Non più giovanissimo con tanta gavetta alle spalle, a suon di gol aveva raggiunto il risultato di giocare nella squadra più blasonata d'Italia.
Le cose vanno bene a sprazzi, i gol li mette a segno, ma i tifosi della Juve sognano il top player, il goleador straniero dalla carriera folgorante.Insomma Matri non stuzzica l'immaginazione dei supporters bianconeri.
La scorsa stagione è quella peggiore per cui quando si presenta l'occasione di passare in un'altra grande squadra: il Milan, il calciatore non ci pensa due volte.
A Milano c'è Allegri ex del Cagliari e quindi condizioni ideali per "sfondare".
Ma il Milan è in crisi tecnica e societaria. La querelle tra Galliani e Barbara Berlusconi danneggia il rendimento della squadra e Matri diventa ben presto bersaglio delle ire dei tifosi.
Stagione da dimenticare?
No, interviene il destino sotto forma di infortuni eccellenti per la Fiorentina: prima si fa male il bomber tedesco Mario Gomez, poi si infortuna anche Pepito Rossi lasciando i Viola senza attacco.
I Della Valle vogliono vincere e subito si lanciano sul "mercato" per porre rimedio ai colpi della sorte.
Montella pensa a Matri. Il Milan accetta di cedere in prestito l'attaccante.
Ieri l'esordio in quel di Catania e Matri in un solo tempo realizza una doppietta e confeziona un assist per Mati Fernandez.
Un'apoteosi per il bravo attaccante, una gioia infinita leggermente scalfita da un piccolo infortunio muscolare al polpaccio.
Quando si dice il destino.
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